Storia di Mirela, di Armando Santarelli

Una donna che arriva in Italia nella disperazione, ma che porta con sé un coraggio antico e un grande senso di responsabilità. 

Un borgo dove la parola “comunità” ha ancora un senso, dove esiste la solidarietà e la condivisione di esperienze culturali e umane.

Un romanzo che getta una luce calda e confortante in una realtà sociale, quella dell’assistenza a persone bisognose, che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.

Dover abbandonare la propria casa, i propri figli. Arrivare in un luogo sconosciuto, per assistere giorno e notte una donna anziana e malata; è questo il futuro che si prospetta a Mirela, quarantenne romena catapultata in Italia dalla necessità. Storia di Mirela narra la vita di una badante, una di quelle donne a cui stanno affidando un compito che molti italiani non possono, ma spesso non vogliano più fare.

Schiacciata dal senso di colpa, preda di una terribile scissione identitaria, Mirela rischia di naufragare. Ma una donna si rialza sempre; in virtù del proprio coraggio, del senso di responsabilità, dell’abitudine ai sacrifici, Mirela trasformerà una situazione disperante in un’occasione di riscatto, in una rinascita che si estenderà a tutto il proprio essere.

Storia di Mirela è un romanzo capace di provocare uno “shock di riconoscimento” nei lettori, sentimento importante in una società sempre più omologata, manipolata, immersa nel virtuale. Ma contiene anche un messaggio ottimista; dopo tanti romanzi distopici, thriller e opere noir, una storia in positivo, perché c’è bisogno di fiducia, di esempi che ci aiutino a comprendere e a vivere.

© Lăcrămioara Maricica Niță, 2 marzo 2020

Armando Santarelli